Ciao regaz,
Io sono Giulia Echites e questa è la newsletter di Bank Station. Vi arriva ogni settimana e sì, ha anche un nome: si chiama “Ho fatto il mio”.
Vi spiego. Io sono una giornalista e lavoro per Bank Station che è una cosa bella per almeno due motivi:
mi pagano
imparo cose che mi servono per gestire le mie finanze
Nel senso, le imparo mentre sto lavorando, non devo impegnare altro tempo della mia giornata per informarmi su come arrivare a fine mese e arrivarci possibilmente bene e con qualche risparmio. E sì, è un grande vantaggio perché già la vita è quello che è, lavorare è una fatica, nel tempo libero io non ne ho mezza di mettermi a studiare come fare un budget personale o assicurarmi una pensione decente.
E siccome sono sicura di non essere l’unica (non sarete mica tutti geni della finanza lì fuori, dai. E poi se lo siete, scusate ma non è con voi che sto parlando) vi faccio un favore e ogni settimana vi racconto una delle cose che ho imparato e vi dico come concretamente metterla in pratica per gestire i vostri soldi.
In che modo? In fondo a questa newsletter troverete sempre un prodotto selezionato in modo indipendente da noi, il più conveniente relativo all’argomento di cui vi parlo. Ah, e dico “noi” perché per spulciare tutti i siti, fogli informativi, offerte online, ho mobilitato l’intera redazione di Bank Station. Ché se voi non avete voglia di fare tutta sta fatica, non è che io non veda l’ora.
Ma quello che conta è che l’abbiamo fatto noi, così non dovete farlo voi.
Il pippone: l’importanza del fondo per le emergenze
È inutile pensare di comprare un’auto, iniziare a investire, aprire un fondo pensione se prima non avete... un fondo per le emergenze!
Già, proprio così. Non dovreste fare progetti come prendere un mutuo per comprare casa se prima non avete messo dei soldi da parte per gli imprevisti o le spese improvvise. Lo so che l’idea di privarvi di una parte dei vostri soldi, per metterli nel fondo per le emergenze, vi sembra un rallentamento, un ostacolo al raggiungimento dei vostri obiettivi, ma datemi retta regaz: è l’esatto contrario.
Non devo dirvelo io che la vita è tutta una fatica, che gli imprevisti sono dietro l’angolo, che tutto quello che non dovrebbe succedere non solo succede, ma spesso succede pure tutto insieme... ok, forse sto esagerando. Ma il punto è che è inevitabile avere degli incidenti di percorso: una volta si rompe la lavatrice, una volta prendete una multa, una volta c’è l’emergenza dal dentista. Sono questi imprevisti a rallentarvi, rispetto agli altri obiettivi finanziari.
Se avete un fondo per le emergenze, allora potrete superare questi imprevisti e tirare dritto, ma se non lo avete dovrete fermarvi per trovare i soldi necessari. E con un mutuo già aperto o le rate della macchina... beh auguri.
Quindi, comincia ad essere chiaro perché non ha senso fare “il passo più lungo della gamba”? Comincia ad essere chiaro perché, prima di tutto, serve un fondo per le emergenze?
E quindi, come si fa un fondo per le emergenze?
Se è vero che il fondo per le emergenze è la prima cosa a cui dovete pensare quando pensate a come gestire le vostre finanze, è anche vero che il fondo per le emergenze non va riempito all’infinito, nel senso: non può essere un fondo per qualsiasi emergenza. Anche perché per esigenze specifiche ci sono prodotti specifici, tipo: se il rischio è che vi rubino l’auto o un’alluvione, fate un’assicurazione auto o un’assicurazione sulla casa.
La logica è: tenete nel fondo per le emergenze un gruzzolo per coprire qualche spesa improvvisa e per cose nemmeno troppo costose (vi ricordate, no, gli esempi che vi ho fatto: la lavatrice, la multa, il dentista?). Al massimo potete considerare l’eventualità di ricorrere al fondo per le emergenze se vi licenziate senza ancora aver trovato un altro lavoro: fate in modo che per uno o due mesi quei soldi vi bastino per vivere, il tempo di trovare un altro lavoro.
State aspettando che vi dica esattamente quanto mettere nel fondo per le emergenze? Regaz non lo so, posso dirvi un valore che va più o meno bene: facciamo che quando nel fondo c’è l’equivalente di tre o quattro mensilità di stipendio potete stare tranquilli. Con questi soldi una spesa imprevista non incide sul vostro budget mensile e non vi mette in difficoltà ad arrivare a fine mese.
Piuttosto, la cosa fondamentale del fondo per le emergenze è che quei soldi siano immediatamente disponibili nel caso, appunto, succeda qualcosa. Quei soldi devono essere facilmente accessibili per essere usati all’istante, ma allo stesso tempo dovrebbero essere – auguratamente – soldi che non usate. Quindi sempre disponibili ma nell’ottica di non doverli usare. E allora tanto vale tenerli in un posto dove fruttano qualcosa.
No, non la sto facendo complicata e sì, ora vi do anche un suggerimento su dove tenere i soldi del fondo per le emergenze.
La migliore App per il fondo emergenze
Questa settimana ho cercato di capire quale fosse il modo migliore per mettere da parte i soldi del fondo per le emergenze.
Cosa è venuto fuori? Mintos Smart Cash
Sì, trasferendoli su Mintos Smart Cash. Ho scelto questo prodotto per tre motivi.
Il primo è la disponibilità immediata dei soldi. Con Mintos Smart Cash puoi prelevare i soldi che hai investito – se arriva una spesa imprevista – immediatamente e senza costi.
Il secondo è la sicurezza: visto che devi poter contare su quei soldi da un giorno all’altro, Mintos Smart Cash investe i tuoi soldi in prodotti finanziari molto sicuri e a brevissima scadenza. Tecnicamente è possibile che questi investimenti vadano in perdita, però è molto molto molto improbabile.
Il terzo motivo sono i guadagni: a maggio 2025, Mintos Smart Cash offre un interesse fino al 2,25% annuo sui soldi che investi. Al momento, è difficile trovare di meglio su un prodotto così flessibile.
I soldi degli interessi ti vengono accreditati all’inizio di ogni mese direttamente sul tuo conto.
Quindi ricapitolando: hai il tuo fondo per le emergenze (che ti auguro di non dover mai usare o comunque usare il meno possibile) e non sono soldi che restano fermi a fare la muffa ma, investiti nel giusto prodotto, ti danno anche qualche interesse. Insomma, purché siano sempre immediatamente disponibili, più ci guadagni meglio è.
Questo era quello che vi dovevo per questa settimana. Io ho fatto il mio, ora voi fate il vostro: qui c’è il link a Mintos Smart Cash.
Se invece siete curiosi di scoprire le altre cose di cui ha parlato Bank Station negli ultimi giorni, ci trovate
A presto!
Giulia